Oggi è la Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione (WTISD) che dal 1969 ricorre ogni 17 maggio. Data l’importanza e l’attualità del tema in oggetto e la consapevolezza del grande impegno richiesto in termini di competenze e risorse da mobilitare, l’importanza di questa giornata parla da sé.
Tuttavia, specialmente in Italia, nonostante il successo del PNRR, le pubbliche amministrazioni, cui si richiede di agire con la massima priorità e urgenza in merito alla trasformazione digitale, non sembrano ancora del tutto convinte della sua necessità.
Perché istituire una giornata delle Telecomunicazioni e Informazione?
Istituita dalla Conferenza Plenipotenziaria a Malaga-Torremolinos nel 1973 come Risoluzione 46, ha lo scopo di sensibilizzare sulle possibilità che l’uso di Internet e di altre tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) può offrire alle società e alle economie.
Scienza, tecnologia e innovazione applicate alle telecomunicazioni e ai servizi di informazione possono svolgere un ruolo centrale nello sviluppo di società e Pubbliche Amministrazioni e nel facilitare gli sforzi per affrontare questioni di interesse pubblico ma possono anche porre nuove sfide alla sicurezza informatica.
Telecomunicazioni e Informazione per le PA: dagli albori di internet
Già nel 2002 la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie aveva emanato una Direttiva a tutti gli Enti Pubblici non economici nazionali inerente la Sicurezza nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La Direttiva invitava le PA a prestare maggiore attenzione in termini di aggiornamento e sicurezza alla gestione delle informazioni e dei sistemi in loro possesso.
Se nel 2022 quella della trasformazione digitale sembrava un’idea avveniristica degna di un romanzo distopico, tuttavia, la prospettiva di un mondo digitale sempre più aperto e meno rischioso per cittadini e utenti iniziava a prendere piede.
Telecomunicazioni e Informazione per le PA: il PNRR
Dal 2021, a seguito del PNRR – piano nazionale di ripresa e resistenza – l’obiettivo è diventato proprio quello di migliorare l’esperienza digitale dei cittadini e il loro rapporto con gli Enti, attraverso l’adeguamento dei servizi di telecomunicazione e informazione già esistenti.
Tuttavia, solo nell’ultimo anno le richieste di accesso ai fondi previsti dal piano da parte delle PA hanno conosciuto un aumento significativo, segno di una persistente diffidenza nei confronti della digitalizzazione.
Dalla fruizione delle informazioni utili (orari e indirizzi degli uffici, eventi in programma, modifiche alla viabilità), all’accesso a modulistica e documentazione, alle risposte a reazioni e commenti sui canali social, l’Ente si mostra più vicino alla cittadinanza, abbattendo barriere comunicative e incentivando la trasparenza. La digitalizzazione delle PA è ancora un passo necessario alla costruzione di una comunità più consapevole, informata e di un servizio pubblico sempre più a misura di cittadino.