Marketing emozionale: felicità, commozione, stupore e rabbia. Emozioni a portata di click

  • Home
  • Blog
  • Marketing emozionale: felicità, commozione, stupore e rabbia. Emozioni a portata di click

Tu chiamale se vuoi, emozioni“. Se Battisti fosse un nativo digitale, sarebbe di certo un perfetto seguace del marketing emozionale. Oggi, infatti, la sfera dell’affettività è la nostra carta vincente per creare un rapporto diretto e “vero” con il pubblico, nonostante lo schermo che ci separa.

Felicità, commozione, stupore e rabbia attirano l’attenzione, stimolano l’interazione e la condivisione e, qualche volta, rendono i contenuti virali.

Ma come possiamo sfruttarle al meglio per creare engagement?

Felicità: un’emozione contagiosa

L’emozione più immediata e duratura è sicuramente la felicità. Per la maggior parte delle persone i social sono una valvola di sfogo, una distrazione dal quotidiano. Per questo, chiunque sarà sempre più incline a interagire con contenuti che fanno sorridere o che le trasportano in un mondo positivo e ottimista.

Un contenuto orientato alla felicità, punta sulla celebrazione di momenti semplici o ironici. Questo tipo di contenuto non solo genera like, ma invita gli utenti a commentare e repostare, associando il messaggio a un’esperienza piacevole che vogliamo condividere con gli amici.

Nei social, i post che sprizzano felicità hanno la capacità di rafforzare la brand identity in modo leggero e naturale, creando un effetto a catena di “presa bene”.

Commozione: toccando le giuste corde del cuore

Vuoi lasciare emozioni durature ai tuoi follower? Punta su un piantino con la commozione.

Un racconto toccante, che parli di esperienze personali, cambiamenti di vita o di solidarietà, tende a rimanere impresso nella memoria e stimola l’empatia.

Nei social media, la commozione può essere generata raccontando storie autentiche, che risuonano con i valori e le aspirazioni del pubblico. Un post che sollecita emozioni sincere riesce a creare un legame empatico con il tuo brand.

Stupore: lasciare senza fiato in un secondo

Quando scrolliamo i nostri feed siamo bombardati da un flusso infinito di informazioni. In questo caos digitale quello che pubblichiamo rischia di essere inghiottito nel dimenticatoio. Quindi, come fare? Semplice, anche se non sempre facile, devi sorprendere.

Lo stupore, infatti, può essere il tuo partner in crime per interrompere la monotonia da scroll e far sì che l’utente si fermi, legga e interagisca con te. Come sfruttare il potere dello stupore? Condividendo dati o notizie non banali, offrendo punti di vista nuovi anche provocatori o svelando soluzioni innovative. Un post che lascia a bocca aperta porta le persone a parlarne e a volerlo condividere con i propri contatti. Una sorpresa non cattura solo l’attenzione, invita anche a voler scoprire di più.

Rabbia: l’indignazione che ti scuote

Tra tutti i sentimenti questo è sicuramente quello più difficile da gestire ma se fatto con attenzione può dare un forte impatto. Il segreto? Canalizzare l’indignazione verso temi importanti, stimolando il pubblico a prendere posizione o semplicemente a condividere le idee.

Cosa può motivare davvero il pubblico a unirsi per un cambiamento? Spesso è la rabbia a scatenare quel desiderio di agire ma l’aspetto fondamentale è saperla trasformare in un’energia positiva. Incanalare questa forza in modo costruttivo può portare a un coinvolgimento attivo che genera un impatto reale.

 

Felicità, commozione, stupore e rabbia sono leve emotive che, se usate nel modo giusto, possono stimolare l’interazione e favorire la condivisione. Creare contenuti che risveglino emozioni non è semplicemente una tecnica di scrittura, ma una strategia per far sentire il pubblico parte di un’esperienza più ampia. La prossima volta che ti metti a scrivere, fermati un attimo e chiediti: quale emozione vuoi far vivere ai tuoi follower?