Il marketing è in continua evoluzione, e restare al passo può risultare complicato, soprattutto per chi si avvicina a esso per la prima volta. Per le piccole e medie imprese (PMI), mantenere la propria posizione nel mercato richiede uno sforzo costante per comprendere e applicare le giuste strategie.
Ma quali sono gli errori più comuni che ostacolano il successo delle PMI? E quali azioni intraprendere per evitarli?
Per rispondere a queste domande, abbiamo analizzato il report annuale pubblicato da LocaliQ – una divisione di Gannett specializzata in marketing digitale – e abbiamo elaborato un decalogo per aiutare le PMI ad affrontare il 2025 con maggiore consapevolezza e determinazione.
Il decalogo del marketing 2025 per le PMI
- Investire nella SEM e nella SEO è un’opportunità, non un lusso. Solo il 40% delle PMI investe nella SEM (Search Engine Marketing), mentre la SEO è una priorità per appena il 39% delle aziende. Questi dati rivelano che molte imprese stanno perdendo preziose occasioni di crescita e visibilità online.
- Social media: un’opportunità ancora sottovalutata. Se il primo punto è sconfortante tenetevi pronti al secondo. Meno della metà delle PMI investe in pubblicità sui social media, nonostante queste piattaforme siano una delle principali fonti di informazione per scoprire nuovi prodotti e servizi. Considerando quanto tempo trascorriamo sui social, questa mancanza rappresenta una significativa perdita di opportunità.
- I competitor fanno la differenza con SEO, SEM e Adv. Le PMI escluse dai punti precedenti dovrebbero sapere che i competitor che investono in pubblicità SEO, SEM e Adv si ritengono soddisfatti e considerano queste strategie di marketing come le più proficue. Per le piccole aziende, migliorare la visibilità online è essenziale per attrarre nuovi clienti e consolidare la propria posizione sul mercato.
- Facebook regna sovrano. L’80% delle PMI utilizza Facebook come principale piattaforma per il marketing! Seguono Instagram e Linkedin. Sebbene ogni social abbia il proprio pubblico, è importante diversificare gli investimenti per massimizzare i risultati.
- Strategie a basso costo, grandi benefici. Le piccole e medie imprese hanno la tendenza a trascurare tutte quelle strategie a basso costo che potrebbero dare uno slancio alla loro presenza online, come la reputation management o l’utilizzo di chat bot sul sito web. Questi strumenti aiutano ad attrarre clienti tramite app o motori di ricerca, ma permettono anche la raccolta di lead con costi contenuti.
- Pianificare il budget è importante. “Quanto devo investire sul marketing?”. Dal report emerge che uno dei dubbi sia proprio legato alla somma da investire in campagne pubblicitarie. La mancanza di risorse o di una pianificazione porta a investimenti insufficienti, che limitano l’efficacia delle strategie di marketing e il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
- Il marketing non è un optional. Le piccole aziende, spesso prive di un reparto di marketing interno, tendono a sottovalutare l’importanza di una strategia strutturata, rischiando di rimanere indietro rispetto ai competitor più organizzati.
- L’IA: risorsa o rischio? Il 60% delle PMI fa ricorso all’intelligenza artificiale. Sebbene questo dimostri una certa innovazione, il rischio è quello di perdere l’autenticità. Appiattendo i proprio TOV.
- Tagliare il marketing costa caro. L’aspetto economico resta l’ansia principale per quasi tutte le PMI nel 2025. Di conseguenza, nei bilanci aziendali il budget destinato al marketing sarà il primo a subire dei tagli che avranno come conseguenza un calo della visibilità.
- Risorse limitate? Punta sulla strategia. – Generare nuovi lead e acquisire clienti con risorse limitate è una sfida complessa. Proprio per questo, una strategia di marketing può essere la svolta per ottenere buoni risultati anche con piccoli investimenti.
Il 2025 si prospetta come un anno di grandi sfide, ma anche di opportunità per le PMI. Comprendere i propri punti deboli e adottare strategie mirate può trasformare ogni ostacolo in un trampolino di lancio verso il successo.